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lunedì 21 marzo 2016

Le attività preferite della Minu

Alla Minu piace un sacco questo giochetto.

Ci sta aiutando a ridurle un po' la panzetta, infatti ogni volta che lo tiriamo fuori è una festa:


Il motivo per cui ha preso qualche etto qui in Irlanda, oltre alla dose di steroidi, che si sa, non aiutano, è che è diventata particolarmente brava nell'innervosire il foodbringer fissandolo/a impaziente, fino a che il suddetto non decide che ne ha abbastanza e le riempie il piatto:
Fame... pensavi di passare di qui inosservata?

Neanche seduti sul divano, c'è un momento di pace. Avverti come un brivido sul lato sinistro del collo, e quando abbassi lo sguardo

Ti sei messa comoda, ma la mia ciotola è vuota
Per non parlare di quando decide di entrare e uscire dalla finestra millemila volte, sempre con tappa fissa al piatto per vedere se qualcuno ha pescato un altro pesciolino

Sono fuori da quasi 3 picosecondi, è il momento di uno spuntino eh

Ad un'analisi più approfondita, la tortura psicologica è il suo gioco preferito...

domenica 20 marzo 2016

Minu - gioie e dolori in terra d'Irlanda

La vita della Minu scorre placida qui a Dublino, purtroppo la dermatite che la tormenta da che è arrivata non vuol sparire.

I dolori


Siamo costretti a darle antistaminici, ed abbiamo tentato anche la strada dello shampoo medicale (portato dall'Italia)

Non sul musetto
 Bisogna ammettere che Minu è una brava gattina paziente, e si sottopone a queste cure con dignitosa rassegnazione

Me la pagherai cara

Anche i tentativi di fuga non sono scene di tarantiniana violenza, solo un placido tentativo di scavalcare il bordo vasca

Blando tentativo di fuga

Certo la cosa non la mette di buon umore

Me lo ricorderò, sappilo

Ma in fondo l'effetto shampoo è di lenire il prurito, e alla fine non è del tutto insoddisfatta

Per oggi non ti ucciderò, ma non farci l'abitudine
Il problema dello shampoo è che data la temperatura assai poco mite e l'assenza di sole, il bagnetto implica tenersi in giro per casa tutto il giorno una gatta umida e incarognita. Non il massimo della vita, posso assicurare :-)


Le gioie


La Minu è uno spettacolo nelle giornate autunnali, nonostante lo scarso entusiasmo di Chri nel fare foto nel nostro giardino, sono riuscita a convincerlo a uscire un giorno che c'era un bel sole di novembre, ed abbiamo immortalato la diavoletta nel suo elemento


So' mimetica, lo so

In autunno con i suoi colori è capace di sparire nel tappeto di foglie in un batter d'occhio


Che vedo laggiu'?

Lemme lemme vado a cercare dove nascondermi
Un'altra sua grande passione è l'arrampicata sportiva, aka tentativi (comicissimi) di zompare sull'albero di fronte casa, spesso abortiti per eccesso di panzetta)


Mannaggia, ero quasi in cima

 Ma la Minu si mette sempre d'impegno, si sa

'Azz sto giro proprio a un pelo dalla cima...
Poi chiaramente ogni volta che deve sballonzolare giù (da un metro circa) viene ischerzata ferocemente dalla Tata

A Trippona vieni qui

Dai andiamo sull'albero insieme

 Diciamocelo, se la godono, queste due...

Felice di fare la bulla con la gatta :-)

Glendalough - Djouce mountain

Questo post riassume due gite diverse perchè alla fine il reportage fotografico è stato un po' povero, dato il tempo cui si è già accennato.

Glendalough

Glendalough è un sito monastico del VI secolo, magnificamente conservato, soprattutto con il suo cimitero (non scherzo è davvero bello) ed è situato vicino a due laghi e in mezzo al Wicklow Mountain National Park.
Il potenziale della gita era notevole, ma a parte il villaggio monastico (davvero pregievole) il freddo l'umidità e la nebbia mi hanno lasciato un ricordo agrodolce della gita. Peccato davvero.

Il lago con la nebbia ha un certo fascino
Dall'alto
Decidiamo di fare la passeggiata prima, e poi visitare il villaggio per ultimo, dato che il tempo minacciava brutto.
Della walk in sè, non abbiamo una foto che sia una, si cammina su passerelle di legno sopra fango, fango e ancora fango. Poi "c'è una nebbia che ci cancella (cit.)", e solo quando torniamo indietro abbiamo una pregievole vista del lago (di nuovo)

Se non altro la nebbia sul lago è coreografica

Il villaggio monastico è davvero bello e la nebbia aggiunge un tocco spettrale agli edifici medioevali

La roba rossa forse sono io!

La torre del cimitero, davvero suggestiva
Ma iniziava già a piovigginare


Facciamo un giro nel cimitero e poi via torniamo a casa

Io sto in posa ma poi crocchette eh!

Uh davvero da brividi

Ottimo per un film horror

Djouce Mountain


Sulla Djouce Mountain siamo andati a metà gennaio, qui non è mai freddissimo ma tra il vento e la pioggerellina, e la nebbia, sono passeggiate abbastanza impegnative.
Il giro era iniziato in modo promettente, ci godiamo anche la vista della Powerscourt Waterfall, la cascata più alta d'Irlanda, con i suoi 121 metri:


La vediamo aggratis, mentre la passeggiata ufficiale è a pedaggio
Ma poi, come sempre, la nebbia (che già si intravede) cala inesorabile. Fortunatamente seguiamo un Wicklow trail che è pulito e ben tracciato, ma come panorama, non riusciamo a fare uno straccio di foto che sia una. Arriviamo infine in cima


Tata è così sc@zz dal tempo che non riesco a farla stare in posa

Lentamente ci svanisce la cima mentre arriviamo

Per fare due passi nella natura, tutto fa brodo, ma sconsiglio l'inverno (almeno un inverno come quello del 2016/2016, abbiamo avuto 5 "storm" di quelle con il nome che piacciono tanto ai siti meteo fashion).

Hell Fire Club - Kippure Mountain

Ciao a tutti!
Dato che sto aspettando arrivi da Amazon il libro per l'esame ACCA di giugno, e "per colpa di chii? chii? Chriii Chrii" siamo bloccati a casa (scherzo, lui è on call, e a me non va di fare gite in solitaria), oggi finalmente aggiorneremo un po' il sito delle passeggiate.
Va detto che durante quest'inverno abbiamo fatto qualche giro, che riassumeremo brevemente in questo e nel prossimo post. Ma dato il tempo infausto terribile e avverso, non siamo riusciti mai a fare delle foto decenti.
Per dire, questa prima passeggiatina è stata un ripiego perchè non siamo riusciti a raggiungere la nostra meta, Kippure mountain, a causa dei 5 cm di neve sulla strada che nessuno ha pulito. Ci siamo quindi fermati nel parcheggio del Parking Hellfire Club, ed abbiamo fatto un giretto nel bosco fangoso (ahimè, in inverno tutta la natura è terribilmente fangosa qui) fino alla cima di Montelier Hill, sulla cui cima c'è una simpatica casa stregata, chiamata The Hell Fire Club.
L'edificio dovrebbe essere infestato a causa del fatto che il taccagno che l'ha costruita, anzichè comprarsi le pietre per le fondamenta, utilizzò alcune pietre del tumulo funerario sottostante (anche costruire una casa sopra un cimitero denota astuzia e indubbio buon gusto). 
In seguito dei nobili buontemponi acquistarono l'edificio e pare gli abbiano dato volutamente fuoco per accrescerne il macabro fascino (l'Irlanda era sicuramente un paese povero ma alcuni ne avevano, da scialare).
Va detto che a noi ha dato l'idea di un posto alquanto ameno

A Tata piace
C'era parecchia gente desiderosa di passare la mattinata all'aria aperta, tanta neve, tanti bimbi



Insomma è stata una piacevole anche se breve passeggiata.

Panoramica dell'oscuro maniero
L'interno è FANGOSO ma comunque la vista è bella

Per una volta siamo stati benedetti dal sole, e la vista era gradevolissima

Dublino, laggiu'!
Purtroppo, non possiamo dire lo stesso delle gite successive...

Forse a causa della maledizione degli antichi antenati (ma noi che c'entriamo??) le nostre escursioni si sono caratterizzate per: freddo, vento apocalittico, nebbia padana in salsa irlandese. 
Insomma dal punto di vista dei reportage fotografici, un disastro totale.

Kippure mountain


Un paio di settimane più tardi abbiamo proseguito sulla strda che porta all'Hell Fire Club e ritentato la scalata al monte Kippure (757 metri, ehm, monte...) complice un clima leggermente più caldo (ma ahimè, umido).
L'inizio è promettente,  aggiriamo gli Upper e Lower Lough Bray, due laghi piuttosto carini

Che casetta!

Proseguendo sulla collina ci ritroviamo a camminare in una specie di acquitrino paludoso, mentre la nebbia cala su di noi. Il sentiero svanisce nel fango, e noi siamo tentati di rinunciare, ma incontriamo un ragazzo irlandese che come noi è alla ricerca del Kippure, con Gps alla mano, che si dimostra sicuro di sè. 

La nostra guida locale, indomito nella melma

Noi lo seguiamo, e zompando di pozzanghera in pozzanghera, schizzandoci di fango e torba, e bagnandoci fino al midollo (si nota che mi sono DAVVERO goduta la gita?) 

Io che emergo da un cumulo di fango

arriviamo alla cima di questo simpatico monte, su cui svetta una bella antenna TV che noi NON vediamo perchè c'è talmente tanta nebbia che non si vede un bel ciufolo

Oltre il cavo c'è l'antenna, la vedete voi?

Insomma, per fare una sgambata, tutto va bene, ma non è che proprio sia stata la gita dell'anno...

E' andata un pochino meglio a Glendalough, e sul Djouce mountain, sul prossimo post.