Etichette

domenica 11 ottobre 2015

Sandymount strand e le sue antigieniche conseguenze

Oggi era una giornata abbastanza uggiosa, il meteo dava una mattinata incerta (poi ha tenuto, ma vai a sapere...) ed abbiamo deciso di fare solo una breve passeggiata nel pomeriggio, approfittando della bassa marea, partendo da casa fino alla spiaggia di Sandymount strand che di suo non sarebbe neanche male se non fosse per la vista sulle ciminiere della Poolbeg Generating Station che fa tanto Marina Julia (in fondo, un po' aria di casa).

Sulla spiaggia, si sa, la Tata si scatena, oggi era particolarmente eccitata e si è fatta tutta la spiaggia di corsa almeno tre o quattro volte la sua lunghezza.
Sono contenta

Contentissima

E sempre più infangata
Noi ci siamo sfondati  i piedi di acqua, e Tata si è fatta le derapate su e giù per la spiaggia, schizzandosi (ci) di sabbia bagnata, nonchè un paio di  nuotate nelle paludine che trovavamo lungo la strada.
Dire che era contenta è un eufemismo
Volooo!
Peccato che il risultato di tutto ciò sia stato un cane cragnoso e sabbiato. Terribilmente sabbiato. Fortuna (per noi, infausto evento per la Tata) ha voluto che lungo la strada trovassimo una stazione di servizio con  un utilissimo Dog Wash
La mia espressione è puro sadismo, lo so (notate l'aria preoccupata del cane)
Per la modica (gosh) cifra di 8 euro, abbiamo sciampato, risciacquato, ventilato e phonato la Tata, che ha così scoperto a sue spese cosa vuol dire "conseguenze"... d'altra parte se non si fosse fatta tutte quelle corse pazze derapando nella sabbia bagnata, tutto questo non le sarebbe successo.
La fase si shampoo e balsamo e di risciacquo ci mettono a dura prova
Cos'è, il girone dei puzzoni di Dante?

Fuga, tentiamo la fuga (ma siamo legati)

Sembra che stia annegando ma in verità abbaio disperatamente
Alla fase di asciugatura, inizio a guardarla con molta severità
Io sembro la signorina Rottenmeier tanto sono ingrugnita
Tata inizia a intimidirsi
Ma la disperazione prende presto il sopravvento su qualsiasi principio di autorità
Espressione "ti prego, basta"
Espressione "Edaje, no, eh, mobbasta veramente!!"
Tata the beast, Tata alla riscossa!!!
Scherzavo mamma
Per la cronaca, la Tata inferocita stava in verità solo giocando con l'aria calda del phon. Comunque era parecchio stressata alla fine del trattamento, ma almeno (anche se ancora sfonda di acqua) era abbastanza decente da permetterle di entrare in casa.

Ciao da tutto il branco!

Minu e Tata, the beginning

Dato che la settimana scorsa non siamo andati da nessuna parte (Chri era on call) ho spulciato i suoi album alla ricerca di alcune belle foto della Tata e della Minu che si erano un po' perse nel tempo e nei sovra strati di album di flickr, e visto che questo è un blog dedicato al nostro bestiame, mi sembrava giusto "ripescarle" per fare un riassunto della loro felice infanzia.

Minu the cat


La Minu è nata nell'aprile del 2006, nella stalla dei miei zii, e a giugno di quell'anno è diventata ufficialmente il nostro primo "pet", e noi siamo diventati i suoi foodbringer.
Questa adorabile distruttrice ci ha regalato fin da subito grandi gioie, per esempio un fungo che si può notare come infestasse il suo delicato nasino già al suo arrivo (è quell'innocuo puntino nero sul nasino):
Amava i mouse, fin da piccina...
Quello che per lei era un funghetto asintomatico, per noi è diventata una specie di peste bubbonica, in particolare essendo piccola e agile riusciva ad infilarsi anche nei cassetti della biancheria da un piccolo pertugio, e così quando ci siamo accorti che il suo fungo era, per i bipedi, un infestante pruriginoso, era ormai troppo tardi... (ah che tragici ricordi...).
Per sua fortuna, noi siamo animalisti convinti e non l'abbiamo trasformata in un manicotto :-) Scherzo! A ripensarci, fin da subito ci siamo affezionati così tanto che non ci siamo nemmeno risentiti come avremmo dovuto.

D'altra parte sapeva essere molto "cute", e Chri, si sa, è un vero gattaro, non ci resiste. Questa è l'immagine che faceva da sfondo al nostro biglietto/invito di matrimonio:
sono adorabile, lo so... non dite niente...
All'epoca era anche una bella micetta in forma, prima di diventare una balutta di ciccia - ma provate voi, a non darle da mangiare quando ve lo chiede con insistenza, e vedrete quando sa diventare petulante.
Sa essere perfida, e prepotente, e quando vuole visitare qualche camera o entrare in qualche cassetto, non è umanamente possibile dissuaderla. Una piccola Hitler:  
Ti guardo con ostilità perchè stai tentando di farmi uscire dalla cesta della biancheria
Per non parlare del suo pessimo rapporto con gli altri esseri viventi; a parte essere una incostante ma impietosa cacciatrice (uh quanti poveri uccellini trucidati così, per sport, per non parlare dei topi vivi che mi portava in casa) è terribilmente asociale con gli altri gatti, ha sempre creato problemi con i felini vicini (cui lancia il malocchio ed hanno la tendenza a scomparire prematuramente, ma non diciamolo troppo forte)
La Minu col pelo a cresta e la coda a procione mentre
il povero Panda passa oltre la rete
Però non elenchiamo solo i difetti, tanto è ostile con tutto ciò che non è "casa", tanto è dolce e affettuosa e paziente con il suo "clan", a cui nel tempo è stata aggiunta anche la Tata (ma non subito). Anzi, Chri è riuscito a farle delle belle foto artistiche a dimostrazione che quando vuole, sa essere di una pazienza celestiale
Minu gattobus in compagnia di Totoro

Tata the dog


Tata è nata il 14 novembre 2009 a Gorgo di Latisana, ed è arrivata a casa nostra intorno al 10 gennaio 2010. Era un cane dolcissimo e gentile
Tatina è timida davanti all'obbiettivo
Era piccina piccina, e mi stava in una mano
Sempre intimidita dall'obbiettivo... non è cute?
Inizialmente sembrava un cane estremamente equilibrato, per esempio nonostante Chri fosse assolutamente incapace di metterle la pettorina e facesse dei garbugli orrendi, era sempre allegra e molto brava al guinzaglio
E' una fortuna che non l'abbia strangolata con uno di questi garbugli
Quando è arrivata era inverno, e dato che aveva sempre freddo ma era davvero piccina picciò, le avevo fatto un "cappottino" con un tubolare di un calzino

Lo so, lo so, sono carinaaa, che Chri è proprio incapace di mettermi sia la pettorina
che il calzino (no non è un guinzaglio quella roba ingroppata, è una pettorina)
Crescendo un po' è diventata da subito un cane "da montagna", e le piacevano tanto le passeggiate nella neve
Ho circa 4 mesi e sulla neve vado come un treno
Qui ho circa 3 mesi e sono in mezzo ai crocchi di Attimis
Peccato poi quella stessa estate abbia avuto l'incidente alla zampina a casa che l'ha resa un cane psicotico (esagero un po' ma nemmeno tanto), ma questa è un'altra storia...

Tata e Minu


Dei primissimi mesi insieme della Tata e della Minu, non abbiamo foto, infatti era impossibile tenerle nella stessa stanza, Tata essendo scema tentava di fare le feste alla Minu, e appena si avvicinava, Minu tentava di fare "la festa" alla Tata... era davvero  spossante. 
Dormivamo barricati in camera con la gatta, cercando di farle tante coccole per rassicurarla e non farle provare troppa invidia per la nuova arrivata (sospetto che questo abbia ottenuto il risultato di viziare la gatta oltre misura, come se non fosse già abbastanza capricciosa) mentre la povera Tatina se ne stava da sola in soggiorno. Sono stati mesi duri, ogni momento per la Minu era buono, per tendere un agguato mortale
Sembrano giocare, vi assicuro di no...
Eppure, ora, sono così :-)
Dormiamo sempre insieme...
Pure mendichiamo da mangiare insieme!
Ciao da noi viziatissime due!

sabato 3 ottobre 2015

Quella mattinata di un giorno da cani...


Questa è la cronaca di una giornata che "era meglio restare a dormire", ma in fondo anche no, ci siamo divertiti nonostante tutto. Però abbiamo affrontato un bel po' di inconvenienti... e duole dirlo, molte per manifeste carenze irish.

Domenica mattina 27 settembre, decidiamo di andare a Howth (per fare una sessione fotografica autunnale, visto che abbiamo fatto quella invernale, primaverile, estiva).

La sottoscritta controlla accuratamente gli orari di partenza, ore 9.41 da Booterstown, e andiamo...

Quando arriviamo, prima sorpresa: la Dart non c'è. La prima per Howth parte circa un'ora dopo. A questo punto segue una discussione con il Chri che è convinto che sia colpa mia, che non sono in grado di leggere gli orari del treno. Bene, ok, una volta è accaduto con il Frecciarossa in partenza da Termini, una volta, eh? E da allora io sono "quella che non sa leggere gli orari del treno". Ma al ritorno a casa, dato che il computer era rimasto sulla pagina incriminata, ho potuto anche fare uno screenshot del tutto:



Quindi Nadia 1 - Chriloscettico 0, Dart -10. Mannaggia gli orari online si aggiornano!
Benone, dato che aspettare un'ora non ci va, decidiamo di cambiare destinazione, scenderemo a Shankill Dart Station, e ci godremo una lunga e bella passeggiata sulla spiaggia fino a Killiney, giretto al parco con puntata al Caffè a prenderci un brownie e via a casa.

Arrivati a Shankill, la seconda rottura/di/scatole della giornata: l'impianto è in tilt, le sirene strillano a tutto spiano e sono fastidiosissime, e non è possibile passare la card per l'uscita, quindi perdiamo tutti i 4.17 euro di cauzione che la Dart trattiene all'ingresso. GRRRRR!

Ma cerchiamo di non farci rovinare la giornata con così poco. A Tata la spiaggia piace sempre, la giornata è fresca ma comunque serena


Iniziamo a camminare, e siccome siamo bravi padroni, ci siamo ricordati di portare l'acqua per la Tata (anche perchè il genio loppide se non ha acqua potabile si succhia acqua di mare fino al mal di pancia, quindi onde evitare...). Così quando la scemotta ha iniziato a lappare il mare, abbiamo deciso fosse ora di reidratarla.
E qui accade l'imponderabile: appoggio il guinzaglio su una roccetta, e poi tira fuori la ciotola, e tira fuori la bottiglia, e rimetti tutto nello zaino... insomma mi dimentico il guinzaglio in spiaggia.

Proseguiamo allegramente fino alla fine dell'arenile, dove dovremmo risalire per raggiungere il parco

we are happy, aka Tata on the beach
e niente guinzaglio!!! Cerca che ti cerca, mi ricordo dove l'ho appoggiato, e rifacciamo tutta la spiaggia daccapo. Tornati al punto di sosta, - per amore di decenza non ho fatto una foto alla cosa, ma... -  al posto del guinzaglio (sparito) sulla roccia troviamo una dog bag, pure con la pupù... ma insomma, proprio per sfregio! Eravamo così sicuri che avremmo ritrovato il guinzaglio... il senso civico locale ecc. ecc. 

Il problemone a questo punto diventa: e moh? Con il cane come si fa? Tata non è grande ma comunque un otto chili li pesa, e portarseli a braccio per tutto il tempo non è divertente.
I piani cambiano ancora, decidiamo di ri-tracciare tutta la spiaggia di nuovo (alla fine ci è venuta un po' a noia, anche se è una bella spiaggia lunga e comoda per le passeggiate)

la terza volta che ci siamo rifatti il percorso...
e di salire sulla Dart a Killiney. La stazione di Killiney è proprio sopra la spiaggia, non dobbiamo nemmeno attraversare qualche strada affollata, ma comunque alla stazione Tata deve stare legata, troviamo una simpatica soluzione

il pratico zaino-guinzaglio-Tataimbrago
lego la Tata alla fascia dello zaino e poi tengo lo zaino in mano con la tata imbragata dietro. Annoying ma accettabile.
Scendiamo a Blackrock, e mentre io faccio pascolare il cane nel parco, Chri va al supermarket e compra un guinzaglio estensibile nuovo (14 euro, insomma, un prezzo onesto) e dato che dovevamo comprare la focaccia al Howth, al mercato, la destinazione originale, ed eravamo rimasti senza pranzo, investe due euro per comprare una focacciona prezzo iper-reduced al supermarket del centro commerciale. Purtroppo il prezzo è superreduced perchè la focaccia è già vecchiotta, e Chri inizia ad avere una crisi su "che giornata sfortunata ma che cavolo qui e là" perchè in fondo affronta le vicissitudini con approccio zen ma se la pizza/focaccia non è di suo gradimento entra in crisi :-) E' fatto così.
Poco soddisfatti ma comunque con la panza piena, riattraversiamo Blackrock che ormai Tatona è di casa
Tata guarda il mio ditone in attesa di istruzioni

Cane ri-di-co-lo!
Arriviamo a casa e dato che la giornata è stata piena zeppa di inconvenienti e seccature, e Chri è ancora sconvolto per la storia della focaccia che non era per niente buona (queste cose lo distruggono!), decide di rinforzare il suo mood negativo con l'ideona "ora fotograferò il gatto mentre sale su un albero, e se non avrò soddisfazione potrò lamentarmi ulteriormente" - interessante atteggiamento molto maschile.

Chri mentre negozia con la Minu la sua entusiastica salita sull'albero

Chri - archetipo della delusione
Minu - archetipo del gatto scocciato
Alla fine la Minu si è piazzata sul forno a microonde e si è messa in posizione difensiva, non sia mai che a qualcun altro venga in mente di romperle le scatole
Il rompi sarà ancora là fuori?

Nonostante tutto, la passeggiata ci è piaciuta, ma a quello che ci ha fregato il guinzaglio dico: Chitemmù!!! Davvero ti serviva un vecchio guinzaglio tutto incragnato?

Per cena ho cucinato tacos vegetariani con salsa chilli e anche il bipede di casa è tornato di buon umore.
Ciao alla prossima!

domenica 13 settembre 2015

Quando la tua gatta è una scorbutica

Purtroppo su Minu non riesco a fare molti progetti fotografici come vorrei, primo, perchè sono pigra :-) e non mi ricordo di portare sempre con me la macchina fotografica ogni volta che usciamo a fare una passeggiata (perchè quando passeggiamo nel parco condominiale spesso la Minu ci segue e può dare qualche simpatico spunto), in secondo luogo, perchè è pigra lei, e a parte la passeggiata mattutina, fotografare una gatta che dorme il 99% del tempo è abbastanza noioso.

Quando non dorme, è nei 10 minuti al giorno in cui si alza e chiede da mangiare, come qui:

dammi da mangiare, dammi da mangiare, dammi da mangiare!

A parte fissarti intensamente con sdegno, non si cura di fare molto altro. 

La sua giornata da gatta segue una rigida routine: appena suona la sveglia, si piazza sulla panza di uno dei due foodbringers, e inizia a fare rumorosamente le fusa per ricordare della sua esistenza, poi si sposta davanti alle ciotole appena qualcuno si alza (leggi: Chri, perchè io la mattina sono un bradipo). Appena l'anello debole della catena (leggi: io) le riempie i piatti di pappa, si ingozza e poi va alla finestra a minacciare il circondario (gatti/gazze/gabbiani); la mattina è decisamente una gatta nevrotica e incazzosa!! (nota: per apprezzare il video bisogna mettere al massimo l'audio e i suoi miagolii stizziti a mezza bocca)


Però, bisogna darle atto, è davvero dolce quando ti aspetta davanti alla porta di casa, e appena arrivi si struscia tutta per terra in attesa di una carezzina sul pancino:



A causa degli antistaminici (probabilmente è allergica a qualche polline locale) sì è presa qualche etto.
Ma è sempre la solita gatta rompi quindi deduco sia complessivamente in buona forma.
Di notte il letto è tutto suo e io mi ritrovo messa all'angolo, ma le voglio bene lo stesso :-)

Killiney Park

Dati i miei impegni di lavoro e di studio sono stata parecchio latitante questa estate, ma volevo da un pezzo postare il resoconto della passeggiata a Killeney Park, che è davvero un bellissimo posto per i cani e, udite udite, c'è persino nel mezzo del parco un caffè in cui se entri con il cane non ti uccidono :-)
Il parco è grazioso e molto vicino a dove abitiamo, a poche fermate di Dart:
In pratica è una collina boscosa nel mezzo di un quartiere residenziale e a due passi dal mare, davvero suggestivo. 
La mattina andiamo di buon'ora (si fa per dire, nel fine settimana le Dart iniziano a transitare dopo le 9) alla stazione, e la Tata è a metà tra l'eccitato e la solita faccia Ohmygod:


Arrivati a Dalkey Dart Station, siamo scesi direttamente sulla spiaggia per far fare una sgambata alla Tata che ama il mare essendo nata nel latisanese (sebbene a differenza dei cani local appena vede un'onda si ritira terrorizzata):

preoccupatissima dalla schiuma del mare

Come al solito la mattina si parte con il cielo plumbeo, ma non importa, il mare è sempre mare, e la spiaggia ha il suo fascino:

Fatta la "vasca" sulla riva del mare, passiamo attraverso il quartiere residenziale e in 10 minuti siamo al parco, che ha molti graziosi punti panoramici dove fermarsi. Molti siti lo indicano come un parco dog friendly ed effettivamente è così, è pieno di amici pelosi lungo il percorso:

questo è della mia taglia, ok ci provo
Per inciso avevamo fatto delle belle foto di Tata in cima allo ziqqurrat con dei bambini festanti, ma Chri s'è preso paura di esporre foto di minori senza permesso, quindi posto solo questa foto in cui nessuno è riconoscibile (a parte il cane).

Chri mentre fa la foto allo ziqqurrat.
Nel parco appunto ci sono molte di queste piccole attrazioni quindi non ci si annoia, ci si sposta da un punto di riferimento all'altro.
Il panorama è davvero bello comunque:


Un po' bigio forse, ma siamo anche noi che partiamo presto, l'ora buona per fare escursioni a Dublino è dopo le due di pomeriggio :-)

Al punto ristoro hanno ottimi dolci, un buon caffè, e un divertente muretto di attracco per i cani, come per i cavalli nei saloon del vecchio west:


Va detto che se per caso il cane ti "scappa" dentro il bar, nessuno si scandalizza, quindi per un coffee to go veloce è ottimo.
Inutile dire, come sempre, che qui i cani sono educatissimi e tranquillissimi, mai una rissa, e comunque ci pensano un attimo prima, ho visto persino cuccioli di golden con la fascetta sul muso, evidentemente si erano mostrati un po' vivaci, se un cane viene lasciato sciolto è perchè al 1000% (proprio mille non è un refuso) non creerà problemi.
Vicino al bar c'è una scultura dedicata (ahimè ignoranza!) a ehm non mi ricordo chi. Però con una bella seduta ottima per fare foto. E noi non ci siamo fatti scappare l'occasione:


Autorevole, vero??? (speriamo non faccia mai la fine di Rodd Stark e del suo povero cucciolo!!!)

Alla prossima!

domenica 28 giugno 2015

Bull Island

Qualche tempo fa abbiamo approfittato di una bella giornata di sole per un giretto a Bull Island, partendo dalla stazione Dart di Harmonstown, e facendoci anche una piacevole passeggiata introduttiva al St. Anne's Park.

Il parco è molto bello, molto grande, con delle attrazioni un po' pacchiane tipo strani tempietti ma nel complesso di grande atmosfera, con bellissimi giardini di cui uno delimitato da una bella torre con orologio, e un grazioso laghetto:



Il boschetto è pregevole con alberi storici affascinanti; volevamo fare la foto della Tata dentro il cavo di un albero, ma non c'è stato verso che stesse ferma
Tata non ha voglia di fare foto oggi
Proseguendo oltre il parco si arriva al ponte che collega l'isola di Bull Island alla terraferma. L'isola ha una storia interessante, in quanto è... totalmente artificiale! Dati i problemi di accumulo della sabbia alla foce del fiume Liffey, tra il 1700 e il 1800 è stato costruito il muro Nord, attorno al quale si è nel tempo accumulato fango e sabbia fino a che non è cominciata ad emergere una vera e propria isola, con spiagge sabbiose, e un ecosistema particolare e prezioso che nel 1981 è stato definito dall'Unesco Riserva "Biosfera" - l'unica riserva biosfera totalmente interna ad un ambiente urbano.
Beh, è sicuramente un posto molto particolare! Ho trovato il tutto un po' deturpato dal campo da golf che delimita un lato dell'isola, ma qui a Dublino il golf è come il calcio da noi, fa parte del pacchetto natura & cultura...

La giornata era davvero caldissima e la vegetazione paludosa ha messo un po' a dura prova la povera Tatonza, che approfittava di ogni pausa per spaparanzarsi
che bello un po' d'ombra!

con quest'erba mi sento soffocare! fa caldo qui sottooo!
Tra l'altro fare il giro di tutta l'isola è abbastanza faticoso, essendo lunga circa 5 Km. L'interno è un incrocio tra una vegetazione da palude e da steppa, con il lato ovest molto simile ad un ecosistema "lagunare"


Mentre dal capo Nord fino al lato Sud-Est l'isola digrada su una bellissima spiaggia di sabbia dove abbiamo fatto una luuunga passeggiatona con la Tata, riconfermandoci che:
1) Tata ama il mare
2) Tata è scema e si è messa a bere acqua di mare (ma questa è un'altra storia)

Mi piace qui!
In effetti era attratta dalle onde e dalle barche



La parte finale della passeggiata è stata purtroppo funestata da piccoli attacchi di panico (ridicolo) della Tata che pigolava come una matta ogni volta che passavano vicino a riva i kitesurfisti


A vedere gli acquiloni dava di matto :-) Ma si sa, la Tata non è a bolla...
Fatti i debiti conti, un bellissimo giro, abbastanza impegnativo se preso dalla stazione di Harmonstown, siamo stati un 5/6 ore a farlo tutto.
La sera Tatona ha fatto cena doppia, aveva una fame da lupi!
Alla prossima!